Nell’occhio del Circolo

Partecipanti: Narset, Kirya, Ren, Angus, Iraira, Sokov

Malassezia, uno dei contatti di Schumann si è recato nella cittadina di Dixentia per indagare su un picco di Radiazione Schumann, il ricercatore magocratico chiede alle vele spezzate di indagare.

Separatisi dalla nave principale con una scialuppa, il gruppo approda a nord-est rispetto alla città portuale di Guttenhafen in una zona desolata della costa. Incamminandosi verso la loro destinazione incontrano presto uno strano figuro che si presenta come il Dottor Hans Schultz, dentista, che offre loro un passaggio sulla sua carrozza. Durante il tragitto vengono scambiati aneddoti e alcolici, ma l’arrivo apparentemente propizio del cavadenti, alcuni oggetti di aspetto inquietante rinvenuti nel suo mezzo dalle vele dall’animo più inquisitorio e la palese innaturalità del suo cavallo destano sospetti e inquietudine nel gruppo.

Dr. Hans Schultz

Quando la preoccupazione per la natura del loro trasportatore raggiunge vette eccessive e alcuni stanno per affrontare il cocchiere, l’ambiente circostante offre ulteriori spunti di agitazione: una strana armatura con una gemma rotta conficcata giace sulla strada. Le indagini su questa vestigia abbandonata non portano a molto a parte la consapevolezza che non si tratta di una singola armatura, bensì di un patchwork di differenti equipaggiamenti.

L’inquietudine prosegue lungo il percorso quando i ritrovamenti di armature vuote e gemmate si fanno sempre più frequenti, queste armature sembrano aver subito danni sia molto tempo addietro che altri più recenti e di varia natura: sia magici che più prosaici.

Infine il gruppo giunge in vista di Dixentia. Ciò che vedono li lascia basiti: il paese è sovrastato da una nube temporalesca vorticante che si appoggia sopra ad una struttura al centro dell’insediamento tramite un lungo peduncolo tempestoso. Avvicinandosi alle porte della città le armature si fanno sempre più numerose, come un esercito che stesse avanzando verso il paese. Il gruppo scopre ben presto che oltre alle armature vuote anche alcuni difensori della città sono caduti combattendo e che le strutture periferiche non sono indenni dai segni delle battaglie.

Dopo una traversata interminabile in cui sono costretti ad abbandonare la carrozza e il suo inquietante contenuto, i Gorgati e il Dottore si incamminano tra le case semidistrutte dove osservano con un misto di disgusto e perplessità quelli che sembrano effetti magici sfuggiti al controllo di chi li ha prodotti: mani spettrali che si producono in gestacci verso chiunque le osservi, persone rimbalzanti sulla propria testa fino alla morte, fulmini violacei che rimbalzano su pozzanghere di sangue. Temendo di diventare a loro volta vittime dei misteriosi effetti magici gli avventurieri allungano il passo fino a trovarsi davanti un posto di blocco.

“alt! cosa ci fate qui? Andatevene! La città non è sicura!” una delle guardie li incalza. Ma il gruppo spiega che sono qui alla ricerca di Malassezia. Il sergente, che si presenta come M. Wilson della guardia cittadina, comunica che “lui e gli altri nobili sono andati nel circolo per proteggere la città dall’attacco di quei cosi… qualcosa è andato storto nel rituale però e sono bloccati dentro al vortice alla base della tempesta”.

Il gruppo di indomiti personaggi non si lascia intimidire e chiarendo di essere grandi esperti di magia si fanno strada fino al circolo. Qui la situazione si rivela ancor più complicata di quanto descritto in precedenza ma i nostri non demordono e decidono di intervenire lanciandosi nell’edificio cupolato da cui sembra avere origine un colossale vortice magico.

I maghi della città sono tutti bloccati nel turbine di magia e nessun tentativo pare efficace nel contattarli, tant’è che le ingerenze dei gorgati attivano una delle difese del circolo: un golem che viene sconfitto da Sokov, Ren e Angus, che lo frantuma con il suo scudo. Nel frattempo Iraira, Kyria e Narset decidono di calarsi da una delle terrazze che dai piani superiori si affaccia sulla stanza del circolo. Purtroppo il piano si rivela fallimentare quando Iraira e Narset cadono al centro del circolo. Pur venendo scossa dai venti della magia la strega riesce ad inserirsi nel flusso del rituale e con grande sforzo lo interrompe. Purtroppo nel rocambolesco tentativo di salvataggio la maggior parte dei maghi, incluso Malassezia (che riceve un colpo da uno – mai identificato- dei personaggi), perdono la vita.

Nonostante il parziale disastro il gruppo invoca il successo e i cittadini sono troppo stanchi o tristi per contestargli alcunché. Sono anche troppo affranti per contestare il Dottor Schultz che rivela in realtà di essere giunto in città per reclutare un bambino, recentemente orfano, dalle spiccate capacità magiche. Le vele spezzate restano sbigottite da quello che ai loro occhi appare come un rapimento, ma il Dottore spiega loro che il reclutamento “volontario” è una prerogativa di quegli individui che come lui si muovono nella Magocrazia a questo preciso scopo. Capendo di trovarsi in una situazione diplomaticamente molto spinosa, il gruppo decide di cessare le proprie recriminazioni, anche se Ren programma di cogliere eventuali opportunità per liberare il bambino. Per non tornare con le mani completamente vuote ad Approdo, il gruppo decide di recuperare almeno una di quelle strane armature con le gemme incastonate perché possano essere studiate da Schumann…